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Ultime Discussioni |
Cosa succede al Prestito ...
Prestiti personali
Ultimo messaggio di: caporedattore
21/09/2015, 10:07
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Centrali rischi private
Banche dati
Ultimo messaggio di: caporedattore
03/09/2015, 11:06
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Centrali Rischi pubbliche
Banche dati
Ultimo messaggio di: caporedattore
03/09/2015, 11:05
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Centrale rischi
Banche dati
Ultimo messaggio di: caporedattore
03/09/2015, 11:03
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Il Prestito Personale
Prestiti personali
Ultimo messaggio di: caporedattore
09/07/2015, 05:03
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la mia Postepay è pignora...
Carte di credito
Ultimo messaggio di: preoccupato66
09/07/2015, 04:09
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Il contratto di Mutuo
Il Mutuo
Ultimo messaggio di: Anthogaky
09/07/2015, 04:02
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Estratto Conto Equitalia
Equitalia e Cartelle esattoriali
Ultimo messaggio di: caporedattore
09/07/2015, 03:57
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Il Gruppo Equitalia quest...
Equitalia e Cartelle esattoriali
Ultimo messaggio di: caporedattore
09/07/2015, 03:54
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Sanatoria Equitalia 2015:...
Equitalia e Cartelle esattoriali
Ultimo messaggio di: caporedattore
09/07/2015, 03:51
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Cosa succede al Prestito Personale con rate insolute? |
Inviato da: caporedattore - 21/09/2015, 10:07 - Prestiti personali
- Nessuna Risposta
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Non pagare una rata è una inadempienza grave nei confronti dell'istituto finanziatore e può comportare spiacevoli conseguenze.
Oltre a spese di mora ed eventuali spese di sollecito, nonché eventuali penali e spese sostenute dal finanziatore per il recupero del credito, si corre il rischio, anzi la certezza, di essere segnalati nella Centrale Rischi e veder diminuire il proprio punteggio di affidabilità finanziaria. Ciò può compromettere seriamente, anche per lungo tempo, la concessione di futuri finanziamenti.
Al fine di evitare disagi e difficoltà, è quindi utile per i cattivi pagatori che siano dipendenti o pensionati richiedere la cessione del quinto dello stipendio, che permette di ottenere liquidità per poter chiudere un finanziamento preesistente.
Per quanto riguarda la cancellazione delle segnalazioni, c’è differenza a seconda che si tratti di un prestito personale insoluto o solamente di ritardi nei pagamenti delle rate di un prestito.
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Centrali rischi private |
Inviato da: caporedattore - 03/09/2015, 11:06 - Banche dati
- Nessuna Risposta
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Le centrali rischi private possono solo coprire informazioni creditizie per prestiti di importo inferiore a 31.246 euro (fino al 2004 non erano regolate da alcuna norma).
Prima dell’entrata in vigore del Codice di deontologia per i sistemi di informazioni creditizie (2005), le centrali rischi private conservavano il nominativo dei "cattivi pagatori" (ovvero di coloro che ritardavano il pagamento anche di pochi giorni) per oltre 5 anni. Oggi i tempi massimi di conservazione dei dati sono ridotti a 3 anni.
Fra le centrali rischi più note in Italia citiamo:
Crif SpA;
CTC (Consorzio Tutela Credito);
Experian SpA;
Cerved SpA;
la banca dati centrale rischi di Assilea;
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Centrali Rischi pubbliche |
Inviato da: caporedattore - 03/09/2015, 11:05 - Banche dati
- Nessuna Risposta
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La Centrale dei rischi istituita nel 1962 ed operativa dal 1964, è un sistema informativo sull’indebitamento della clientela delle banche e degli intermediari finanziari vigilati dalla Banca d’Italia. Il suo obiettivo è quello di assistere il sistema bancario nella gestione delle politiche di prestito e di controllo dei rischi creditizi, migliorando di conseguenza la qualità degli impieghi degli intermediari partecipanti, accrescendo la stabilità del sistema creditizio e favorendo l'accesso al credito da parte dei clienti in base al merito di credito. Vi è uno scambio informativo bidirezionale tra le singole banche e la Centrale. Le banche, infatti, comunicano i dati in merito alle posizioni debitorie della clientela, mentre la Centrale fornisce alle banche informazioni sull’esposizione debitoria di ciascun affidato nei confronti del sistema bancario nel suo complesso.
Le informazioni fornite dalla Centrale dei Rischi non costituiscono una forma di "certificazione" dei crediti concessi dal sistema creditizio poiché i dati registrati negli archivi della Centrale dei Rischi mostrano un'esposizione dei singoli soggetti verso il sistema creditizio che potrebbe non coincidere con il loro effettivo indebitamento. Alcune tipologie di intermediari finanziari sono infatti esclusi dall'obbligo di segnalazione alla Centrale dei Rischi ed esiste una soglia minima di censimento (30.000 euro), al di sotto della quale gli intermediari partecipanti non devono segnalare. Inoltre, gli intermediari finanziari segnalano alla Centrale tutti i crediti in sofferenza.
Le posizioni individuali di rischio vengono comunicate tramite un modello composto da cinque sezioni:
- Crediti per cassa
- Crediti di firma
- Garanzie ricevute
- Derivati finanziari
- Sezione informativa
I crediti per cassa comprendono cinque categorie di crediti in ordine di rischiosità crescente:
Rischi auto liquidanti, che derivano da operazioni che presentano una fonte di rimborso predeterminata
Rischi a scadenza, che si riferiscono a operazioni con scadenza fissata per contratto, senza una fonte di rimborso prefissata (es. prestiti personali, mutui, pronti contro termine)
Rischi a revoca, che consistono in aperture di credito in c/c concesse per elasticità di cassa con clausola ‘fino a revoca’
Finanziamenti a procedura concorsuale e altri finanziamenti particolari
Sofferenze, ovvero crediti verso soggetti in stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente
I crediti di firma si dividono in due categorie: garanzie commerciali e garanzie finanziarie.
Nella sezione informativa rientrano:
- Le operazioni effettuate per conto terzi
- I crediti per cassa effettuati in pool
- I crediti acquisiti da clientela diversa da intermediari – debitori ceduti
- I rischi auto liquidanti – crediti scaduti
- I crediti passati a perdita
- I crediti ceduti a terzi
Le segnalazioni vanno effettuate entro il 25 del mese successivo alla rilevazione. Vanno inoltrate nel caso in cui la posizione complessiva del cliente presenti una delle seguenti condizioni:
Somma del totale dei crediti per cassa e di firma pari o superiore a 30.000 €
Valore delle garanzie ricevute pari o superiore a 30.000 €
Cliente in sofferenza
Importo delle operazioni effettuate per conto terzi pari o superiore a 30.000 €
Valore dei crediti acquisiti pari o superiore a 30.000 €
Esistenza di crediti passati a perdita
I dati sono riservati. Chi vuole conoscere la propria posizione presso la Centrale dei Rischi può rivolgersi alle Filiali della Banca d'Italia. Per la correzione di eventuali errori nelle segnalazioni, l'interessato deve rivolgersi direttamente all'intermediario. Il flusso di ritorno fornito dalla Centrale dei rischi riporta i dati anagrafici e la posizione del soggetto verso il sistema bancario, oltre che quella dei soggetti ad esso legati. Vi è poi un flusso di ritorno statistico. Infine, le banche possono richiedere informazioni su soggetti sui quali stanno istruendo una valutazione del merito di credito (richieste di prima informazione).
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Centrale rischi |
Inviato da: caporedattore - 03/09/2015, 11:03 - Banche dati
- Nessuna Risposta
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Le centrali rischi forniscono al sistema finanziario informazioni sulla posizione creditizia dei clienti che ricorrono al credito. Ne esistono sia pubbliche sia private. In Italia la Centrale dei Rischi è un sistema informativo sull'indebitamento della clientela verso le banche e le società finanziarie (intermediari)
Gli intermediari comunicano mensilmente alla Banca d'Italia il totale dei crediti verso i propri clienti: i crediti pari o superiori a 30.000 euro e i crediti in sofferenza di qualunque importo. Come flusso informativo di ritorno la Banca d'Italia fornisce mensilmente agli intermediari le informazioni sul debito totale verso il sistema creditizio di ciascun cliente segnalato.
La Centrale dei Rischi ha l'obiettivo di: - migliorare il processo di valutazione del merito di credito della clientela - innalzare la qualità del credito concesso dagli intermediari - rafforzare la stabilità finanziaria del sistema creditizio.
Con questo la Centrale dei Rischi favorisce l'accesso al credito da parte della clientela "meritevole".
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la mia Postepay è pignorabile? |
Inviato da: - 09/07/2015, 04:09 - Carte di credito
- Nessuna Risposta
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qualcuno di voi è mai venuto a conoscenza se carte iban - postepay siano pignorabili?
da quello che so per pignorare un conto bisogna anche sapere la bancha-filiale del conto
(nel caso delle postepay fanno tutte capo a roma)
il pignoramento si riceve a roma o nell'ufficio postale che ha rilasciato la carta?
Grazie
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Il contratto di Mutuo |
Inviato da: - 09/07/2015, 04:02 - Il Mutuo
- Nessuna Risposta
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Il mutuo è un contratto mediante il quale una parte, detta mutuante, consegna all'altra, detta mutuataria, una somma di denaro o una quantità di beni fungibili, che l'altra si obbliga a restituire successivamente con altrettante cose della stessa specie e qualità.
Si tratta di un contratto reale e può essere sia a titolo gratuito sia a titolo oneroso (detto anche mutuo feneratizio), che si perfeziona con la consegna al mutuatario. È inoltre un contratto tipico la cui nozione è accolta nell'ordinamento giuridico italiano dall'art. 1813 del Codice Civile. La fattispecie regolata dall'art. 1813 è esclusivamente quella del mutuo gratuito, da non confondersi con i mutui finanziari, che possono validamente concludersi con il mero consenso.
Una tra le figure più diffuse nella prassi è il mutuo immobiliare, concesso per soddisfare esigenze di denaro in qualche modo collegate all'acquisto di un bene immobile per compravendita (o, nel caso di fabbricati, anche per costruzione). Il giorno della compravendita, in presenza di acquirente, venditore, e funzionario della banca, il notaio pubblica due atti: il rogito che trasferisce la proprietà dell'immobile, e l'atto di mutuo immobiliare fra banca e acquirente, allegando il piano di ammortamento.
I mutui e piani di ammortamento si distinguono in prestiti a tasso fisso e a tasso variabile. Con i mutui a tasso fisso, il cliente corrisponde sempre lo stesso interesse alla banca per tutta la durata del mutuo, mentre a tasso variabile pagherà in base all'andamento mensile dei tassi di interesse.
Il tasso fisso è vantaggioso per il cliente se l'interesse dei prestiti sale al di sopra di quello (invariato nel tempo) del proprio mutuo.
Il tasso variabile espone al rischio di arrivare ad una rata sensibilmente più alta di quella iniziale se i tassi salgono, rata che potrebbe compromettere la capacità di rimborso del cliente. A parziale attenuazione di tale rischio di insolvenza, esistono forme particolari di mutuo a tasso variabile:
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Il Gruppo Equitalia questo sconosciuto |
Inviato da: - 09/07/2015, 03:54 - Equitalia e Cartelle esattoriali
- Nessuna Risposta
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Il Gruppo Equitalia esercita la riscossione dei tributi sull'intero territorio nazionale, esclusa la Sicilia. In particolare, Equitalia esercita sia la riscossione non da ruolo, che riguarda i versamenti diretti, per esempio, la riscossione dei versamenti unitari con compensazione mediante Mod. F24, la riscossione dei tributi e delle altre entrate versate con Mod. F23, la riscossione dell’ICI, sia la riscossione a mezzo ruolo, che è effettuata sulla base della notifica di una cartella di pagamento o altro avviso (accertamento esecutivo per i tributi erariali cosiddetto AVE o avviso di addebito per la riscossione dei contributi previdenziali INPS cosiddetti AVA).
Il Gruppo Equitalia si compone delle società:
- Equitalia S.p.A. (capogruppo)
- Equitalia Giustizia
- Equitalia Nord
- Equitalia Centro
- Equitalia Sud
E' presente su tutto il territorio nazionale (Sicilia esclusa, la cui società si chiama Riscossioni Sicilia S.p.A.) (fino al 1º settembre 2012 denominata SERIT Sicilia S.p.A.).
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