03/09/2015, 11:06
Le centrali rischi private possono solo coprire informazioni creditizie per prestiti di importo inferiore a 31.246 euro (fino al 2004 non erano regolate da alcuna norma).
Prima dell’entrata in vigore del Codice di deontologia per i sistemi di informazioni creditizie (2005), le centrali rischi private conservavano il nominativo dei "cattivi pagatori" (ovvero di coloro che ritardavano il pagamento anche di pochi giorni) per oltre 5 anni. Oggi i tempi massimi di conservazione dei dati sono ridotti a 3 anni.
Fra le centrali rischi più note in Italia citiamo:
Crif SpA;
CTC (Consorzio Tutela Credito);
Experian SpA;
Cerved SpA;
la banca dati centrale rischi di Assilea;
Prima dell’entrata in vigore del Codice di deontologia per i sistemi di informazioni creditizie (2005), le centrali rischi private conservavano il nominativo dei "cattivi pagatori" (ovvero di coloro che ritardavano il pagamento anche di pochi giorni) per oltre 5 anni. Oggi i tempi massimi di conservazione dei dati sono ridotti a 3 anni.
Fra le centrali rischi più note in Italia citiamo:
Crif SpA;
CTC (Consorzio Tutela Credito);
Experian SpA;
Cerved SpA;
la banca dati centrale rischi di Assilea;